Perde un po’ della sua energia la vasta campana anticiclonica che soggiorna ormai da parecchio tempo sul Bel Paese. Per questa ragione, nelle prossime ore, ci attendiamo lo sviluppo di qualche temporale a carico di alcune regioni. Vediamo quali saranno quelle più a rischio.
Il piccolo cedimento pressorio è atteso sulle regioni del Nord e dunque sull’area più settentrionale dell’anticiclone africano. Nel corso della mattinata si avvertirà un evidente aumento delle nubi un po’ su tutto l’arco alpino, ma in particolare sul lato più occidentale. Sarà proprio su questo settore dove con il passare delle ore si potranno sviluppare improvvisi rovesci anche a sfondo temporalesco.
Le prime zone ad essere interessate saranno quelle alpine e prealpine, ma nel corso del pomeriggio, alcuni fenomeni potranno sconfinare anche verso le alte pianure del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Attenzione perchè le alte temperature potranno favorire lo sviluppo di temporali anche forti accompagnati da improvvise raffiche di vento e locali grandinate.
Sul resto del Nord transiteranno un po’ di nubi sparse ma il rischio di pioggia si manterrà decisamente basso. Al Nord un occhio di riguardo andrà anche alle temperature che potranno subire un moderata flessione più percepibile ovviamente nelle zone raggiunte dalle piogge e dai temporali.
Non ci saranno particolari scossoni invece sul resto del Paese ancora sotto lo scudo dell’alta pressione che continuerà a dispensare tempo stabile e temperature praticamente estive.
Dalla serata poi, l’attività temporalesca andrà gradualmente assorbendosi, preludio ad un ritorno alla totale stabilità sull’intero Paese che ci accompagnerà con tutta probabilità anche per il resto della settimana.
Ci aggiorneremo a tal proposito.