Allarme Mediterraneo: Triplicato l’Aumento del Livello del Mare



Sale il livello dei nostri mari
Recenti studi effettuati da un team di ricercatori italiani, appartenenti all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma e Bologna e all’Università di Radboud nei Paesi Bassi, hanno rivelato un allarmante aumento del livello del mare in alcune regioni del Mediterraneo.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Environmental Research Letters, evidenzia una crescita della velocità di innalzamento del mare che triplica le precedenti stime. In particolare, sono state identificate zone a rischio inondazione che coprono oltre 38.500 chilometri quadrati di costa mediterranea. Per l’Italia, le aree più vulnerabili includono le coste del Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia settentrionale sul lato adriatico, così come Toscana, Lazio e alcune parti della Sardegna sul versante tirrenico.

La ricerca, condotta da Marco Anzidei, Antonio Vecchio ed Enrico Serpelloni, sottolinea il ruolo fondamentale della subsidenza, ovvero il lento abbassamento del suolo causato da fattori naturali e antropici, nel contribuire all’aumento del livello del mare.
A partire dal 1880, questo fenomeno si è intensificato a causa del riscaldamento globale, provocando un innalzamento del livello del mare lungo le coste a una velocità pressoché tripla rispetto alle zone non interessate dalla subsidenza.

Vecchio, primo autore dello studio e ricercatore presso l’Università di Radboud, evidenzia come le loro analisi abbiano utilizzato dati di navigazione satellitare per calcolare con estrema precisione le variazioni verticali del suolo. Sulla base di questi dati, è stata fatta una nuova stima delle proiezioni del livello del mare fino al 2150 in 265 zone del Mediterraneo.
Anzidei conclude sottolineando l’urgenza di interventi concreti per supportare le popolazioni costiere, in quanto le aree più a rischio subiranno impatti significativi sull’ambiente, le attività umane e le infrastrutture.

Fonte Ansa.it

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